Pietro Consagra

L'uomo dietro all'artista
Pietro Consagra, maestro visionario della scultura astratta, non solo ha rivoluzionato la scultura italiana del dopoguerra, ma ha anche ispirato generazioni con la sua capacità di trasformare materiali come il ferro, il bronzo e il legno in opere capaci di emozionare e sfidare la percezione. La sua idea di "frontalità", un concetto che esigeva che le sue sculture venissero vissute e contemplate frontalmente, ha ridefinito il modo in cui l'arte dialoga con lo spettatore, creando un impatto diretto e potente.
Carlo Orsi ha catturato alcuni dei momenti più intimi e significativi di Consagra, immortalando l’artista al lavoro. Orsi, con il suo occhio attento e sensibile, ha saputo documentare la profondità del processo creativo di Consagra, restituendo immagini che raccontano non solo l'arte, ma anche l'uomo dietro l'artista. Questo incontro tra la scultura di Consagra e la fotografia di Orsi ha offerto un ritratto ancora più completo e particolareggiato di uno dei protagonisti dell'arte contemporanea.

From Palermo to Milan

Pietro Consagra (1920–2005) was one of the most important Italian sculptors of the 20th century. Born in Sicily, he studied art in Palermo before moving to Rome, where he became involved with the avant-garde art scene. In 1947, he was among the founders of the Forma 1 group, which combined abstract art with political ideals.

Consagra revolutionized traditional sculpture by proposing "frontal" reliefs—thin, flat surfaces designed to be viewed exclusively from the front.

He exhibited at the Venice Biennale eleven times between 1950 and 1993, winning the Grand Prize for Sculpture in 1960, and created major public works in Italy and across Europe, including the famous Porta del Belice in Gibellina.

His theoretical inquiries and literary work led to texts such as La necessità della scultura (1952), La città frontale (1969), and his autobiography Vita mia (1980).

He died in Milan in 2005, but his connection to Sicily and to public art remains central to his legacy.

041-067-21
Pietro Consagra

Pietro Consagra


L'uomo dietro all'artista
Pietro Consagra, maestro visionario della scultura astratta, non solo ha rivoluzionato la scultura italiana del dopoguerra, ma ha anche ispirato generazioni con la sua capacità di trasformare materiali come il ferro, il bronzo e il legno in opere capaci di emozionare e sfidare la percezione. La sua idea di "frontalità", un concetto che esigeva che le sue sculture venissero vissute e contemplate frontalmente, ha ridefinito il modo in cui l'arte dialoga con lo spettatore, creando un impatto diretto e potente.
Carlo Orsi ha catturato alcuni dei momenti più intimi e significativi di Consagra, immortalando l’artista al lavoro. Orsi, con il suo occhio attento e sensibile, ha saputo documentare la profondità del processo creativo di Consagra, restituendo immagini che raccontano non solo l'arte, ma anche l'uomo dietro l'artista. Questo incontro tra la scultura di Consagra e la fotografia di Orsi ha offerto un ritratto ancora più completo e particolareggiato di uno dei protagonisti dell'arte contemporanea.

From Palermo to Milan

Pietro Consagra (1920–2005) was one of the most important Italian sculptors of the 20th century. Born in Sicily, he studied art in Palermo before moving to Rome, where he became involved with the avant-garde art scene. In 1947, he was among the founders of the Forma 1 group, which combined abstract art with political ideals.

Consagra revolutionized traditional sculpture by proposing "frontal" reliefs—thin, flat surfaces designed to be viewed exclusively from the front.

He exhibited at the Venice Biennale eleven times between 1950 and 1993, winning the Grand Prize for Sculpture in 1960, and created major public works in Italy and across Europe, including the famous Porta del Belice in Gibellina.

His theoretical inquiries and literary work led to texts such as La necessità della scultura (1952), La città frontale (1969), and his autobiography Vita mia (1980).

He died in Milan in 2005, but his connection to Sicily and to public art remains central to his legacy.

041-054-03
Pietro Consagra
Milano (Italia)
041-055-18
Pietro Consagra, 1996
Accademia di Belle Arti di Brera, Milano (Italia)
041-054-14
Pietro Consagra
Milano (Italia)
041-073-18
L'artista davanti al palazzo Fondiaria Assicurazioni in via Bissolati
Roma (Italia)
041-074--8
Pietro Consagra
Galleria Nazionale d'Arte Moderna e Contemporanea, Roma (Italia)